Minestra povera dove la sapienza delle donne ha saputo coniugare i profumi dell’orto con un legume ricco di carboidrati e proteine con una farina
ricca di lipidi, amminoacidi, vitamine e  sali minerali e di elevata digeribilità, mettendo a tavola un piatto unico che non ha niente da invidiare a ricette con ingredienti costosi ed alternativi 

pasta e ceci articolo

Ingredienti:

gr. 500 di ceci secchi Mulino Val d’Orcia
n. 1 gamba di sedano
n. 1 carota
n. 1 cipolla piccola
gr. 200 di farina di monococco Azienda agricola Podere Monticelli
gr. 50 di rucola o altra erba aromatica a piacere tritate
n. 1 foglia di alloro
olio Evo
vino bianco cortese Cantina Qarzo Renato
a piacere pepe nero.

Procedimento:

Dopo aver messo a bagno i ceci per almeno 12 ore, scolateli e lavateli, nel frattempo tritate finemente sedano, carota e cipolla che farete appassire dolcemente in una pentola (possibilmente di terracotta) alzate la fiamma e bagnate con il vino e fate fumare le verdure, aggiungete i ceci, la foglia di alloro e coprire il tutto con l’acqua,(all’incirca di 4 dita sopra ci ceci) fate cuocere lentamente i ceci fino a che diventano teneri.(se c’e ne fosse bisogno aggiungete acqua, ma bollente! Se no rischiate di fermare la cottura dei ceci.

Nel frattempo preparate la pasta:
In una terrina mettete la farina, un pizzico di sale e una cucchiaiata di olio, a filo aggiungete dell’acqua bollente e girate con un cucchiaio (se non c’e la fate con le mani!) aggiungete l’erba aromatica tritata che avete scelto e lavorate l’impasto fino a renderlo liscio, prendete un pezzetto di impasto e formate dei filoncini del diametro di un dito e tagliateli lunghi 1 centimetro, con il dito indice tirateli delicatamente verso di voi incavandoli all’interno, più la pasta resterà sottile è migliore sarà il risultato.

A questo punto avete due possibilità!

Potete cuocere la pasta, scolarla e mescolarla con i ceci o potete cuocere la pasta direttamente con i ceci e avrete una minestra completa perchè non sprecherete elementi nutritivi che finirebbero nell’acqua di cottura della pasta.

Curiosità

questa è la versione più povera, i vegani ci sono sempre stati per esigenza! Se volete potete completare la minestra con un battuto di lardo, fatto rosolare dolcemente nell’olio evo.

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